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FISCO, PARTITA LA RACCOLTA DI FIRME PER UNA LEGGE DI RIFORMA

FISCO, PARTITA LA RACCOLTA DI FIRME PER UNA LEGGE DI RIFORMA

25/04/2015 12:37

L’obiettivo è una grande operazione redistributiva di ricchezza e di reddito a favore dei redditi medio-bassi

Catania, 24 aprile 2015 – Una firma per un fisco più giusto e più equo e per la crescita: l’obiettivo è quota 40mila. Tante sono le firme che la Cisl di Catania vuole raccogliere attraverso la campagna di informazione sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del fisco e della previdenza sociale. La campagna promossa dalla Cisl nazionale, con lo slogan/hashtag #firmalacrescita per la diffusione sulle reti sociali, si propone di raccogliere un milione di firme.

A Catania, la campagna è partita ufficialmente oggi con il gazebo che in mattinata ha sostato in piazza Stesicoro raccogliendo firme tra cittadini, giovani e pensionati. Fino a settembre sarà possibile firmare in tutte le sedi Cisl, nei posti di lavoro, nei Comuni, nelle piazze e nei principali luoghi di aggregazione della provincia catanese.

Attraverso la rete capillare distribuita su tutto il territorio provinciale, la Cisl vuole contattare cittadini, lavoratori e pensionati che hanno sulle proprie spalle il maggiore carico fiscale. In particolare, per diffondere l’informazione sull’iniziativa, da metà maggio a fine giugno, la Cisl ha previsto assemblee pubbliche nelle sette zone i cui è suddivisa la sua rete provinciale: si inizierà il 14 maggio a Caltagirone, poi il 20 a Giarre, il 29 ad Adrano, il 4 giugno a Paternò, il 12 a Randazzo, il 19 a San Giovanni La Punta, il 26 ad Acireale.

Già note le date in cui i gazebo della Cisl sosteranno nelle piazze dei mercati settimanali del Calatino per raccogliere le firme: 15 maggio a Grammichele; 16 maggio a Caltagirone; 19 maggio a Militello; 3 giugno a Palagonia; 5 giugno: Mirabella Imbaccari; 12 giugno a Scordia; 13 giugno di nuovo a Caltagirone.

«I tempi della politica – spiega Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania – non sono compatibili con l’aumento dei disoccupati, dei giovani esclusi dal lavoro, dei nuovi poveri. Dopo sette anni di crisi c’è bisogno di risposte certe, immediate e concrete. Per tali ragioni vogliamo offrire il nostro contributo per spingere il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese».

Lo scopo della proposta di legge promossa dalla Cisl nazionale è di rendere possibile una grande operazione redistributiva di ricchezza e di reddito a favore di quelle persone, con redditi medio-bassi, che sono state le più colpite dagli interventi dei vari governi, soprattutto attraverso le leggi finanziarie degli ultimi 20 anni.

La proposta di legge si racchiude in 5 punti: 1) l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 40mila euro e un bonus, di ammontare ridotto e via via decrescente, per chi ha redditi compresi fra 40mila e 50mila euro; l’estensione del bonus deve essere garantita a tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, ai pensionati e agli incapienti; 2) il Nuovo Assegno Familiare (Naf), uno strumento unico che accorpa i vecchi assegni e le detrazioni fiscali, ed è commisurato al reddito e ai carichi familiari; 3) le minori entrate saranno in parte compensate con l’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni, oltre i 500mila euro, che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con l’esclusione della prima casa; 4) adozione di una nuova regolazione delle imposte e tasse locali e nazionale con un tetto massimo da non superare, per avere una fiscalità locale al servizio del cittadino; 5) una serie di misure per contrastare l’evasione fiscale, rafforzando le sanzioni e aumentando i controlli.

Accanto all’iniziativa, la Cisl eserciterà una forte pressione sociale per modificare la legge Fornero e reintrodurre la flessibilità nel sistema pensionistico, soprattutto per i lavoratori dei settori più esposti al lavoro fisico, favorendo così l’accesso a pensioni più adeguate. Maggiore diffusione dovrà essere poi data alla previdenza complementare per i giovani lavoratori.

Sono state invitate ad aderire all'iniziativa della Cisl tutte le associazioni del mondo produttivo e sociale, le deputazioni catanesi nazionale e regionale. 

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