
Operazione GdF a Biancavilla, Cisl: «Un comitato interforze contro lo sfruttamento del lavoro»
19/05/2025 23:17
La proposta con la guida della Prefettura
Attanasio: «Nella nostra provincia intere sacche del mercato del lavoro in cui i lavoratori sono sfruttati e ricattati»
Catania, 15 maggio 2025 - Un comitato permanente prefettizio “interforze”, composto da forze dell'ordine, Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, organizzazioni sindacali e anche dalle associazioni datoriali e dai consulenti del lavoro. È la proposta della Cisl di Catania, e dalle sue articolazioni e federazioni di categoria, per affrontare efficacemente tutte le forme di “lavoro povero” effetto dello sfruttamento del lavoro e del caporalato.
A farsi portavoce è Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, dopo l’ultima operazione della Guardia di finanza a Biancavilla che ha scoperchiato l’ennesimo caso di sottomissione dei lavoratori.
«Facciamo un plauso alle Fiamme gialle, e a tutte le forze dell’ordine - afferma Attanasio - che già da tempo stanno provando a fare pulizia in contesti che non solo impoveriscono ancora di più i lavoratori, ma li rendono schiavi di sistemi che alienano ogni forma di diritto e non tengono conto dei CCNL e delle norme che regolamentano i rapporti di lavoro. Se poi si tratta di lavoratrici madri o di lavoratori stranieri è ancora peggio, perché verso di loro vengono esercitate ulteriori forme di discriminazione».«Sosteniamo da tempo - aggiunge - che nella provincia di Catania il tema del lavoro povero, dello sfruttamento del lavoro, o del caporalato, va affrontato con una formula strutturata in forma pluridisciplinare, sotto la guida della Prefettura, che accompagni l’azione degli organi di controllo e di repressione, e in cui siano presenti anche i rappresentanti del mondo del lavoro, a partire dal sindacato ai datori di lavoro, fino ai consulenti del lavoro».
«Nella nostra provincia - denuncia ancora Attanasio - ci sono intere sacche del mercato del lavoro in cui i lavoratori sono sfruttati e ricattati da soggetti senza scrupoli che di questi “modelli” hanno fatto il loro business. Basta andare a guardare ciò che accade, ad esempio, nel mondo del sistema della cura alla persona, dove c’è un proliferare di soggetti che attraverso l’intermediazione di manodopera hanno costruito grandi società a discapito dei lavoratori e dei fruitori di servizi». Per il segretario della Cisl catanese «non si tratta neanche di una questione di contratti, di leggi o di referendum». «È una questione culturale - sottolinea - di personaggi senza scrupoli, ma anche di mancati controlli, come nel caso in cui il committente è soggetto pubblico, ma che molto spesso, per l’assenza di strumenti idonei o di personale, non verifica poi quanto accade nel rapporto tra società affidataria e lavoratore. Qui si possono formare contesti di lavoro grigio, sottopagato, “lavoro povero”».
«Ai lavoratori e alle lavoratrici - conclude Attanasio - diciamo da sempre di denunciare, la Cisl è al loro fianco, perché solo col ribellarsi a un sistema che sta impoverendo i lavoratori si potrà arrestare questa piaga che “impoverisce” la società e crea pesanti condizioni negative di sviluppo sociale. La Cisl sarà sempre al loro fianco a sostenerli e a battersi per garantire diritti, tutele e legalità».(rn)