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LAVORO E SOCIALE, CONFRONTO APERTO CON LE ISTITUZIONI

LAVORO E SOCIALE, CONFRONTO APERTO CON LE ISTITUZIONI

17/12/2013 17:57

Bilancio 2013 dell’attività sindacale al consiglio generale della Cisl etnea

Rotolo: «Fondamentale l’impegno per coinvolgere il Comune di Catania su mobilità, industria e sociale. Un nuovo metodo che le amministrazioni locali devono applicare»

Bernava: «La legge di stabilità manca di coraggio. Sui precari è passata la nostra proposta»

Catania, 16 dicembre 2013 – Mobilità, servizi sociali e industria: a Catania il confronto con le istituzioni è stato fondamentale e lo sarà anche nel 2014. Con la relazione della segeraria generale Rosaria Rotolo e alla presenza di Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl siciliana, il consiglio generale della Cisl siciliana ha fatto stasera un bilancio dell’anno che si sta per chiudere.

«Gli indicatori economici e i recenti report negativi sulla condizione dei territori siciliani – ha detto Rotolo – rendono conto della drammaticità della crisi che ancora investe il mondo del lavoro e del sociale anche nel territorio catanese. L'anno si chiude con un bilancio negativo ma con alcuni elementi di speranza. In questi ultimi mesi, siamo stati in piazza a reclamare attenzione dalle istituzioni e a sollecitarle per l’industria, per l’edilizia, per la cultura, per i precari. Siamo stati e siamo impegnati nel confronto che abbiamo saputo chiedere e sostenere con le istituzioni locali, in primis il Comune di Catania, e con le altre amministrazioni comunali con cui vogliamo avviare un nuovo metodo di confronto. Perché stiamo vivendo una trasformazione epocale e anche la politica, a partire dal Comune fino alla Regione, devono rispondere alla perdita dei posti di lavoro e al disagio sociale con misure adeguate».

Mobilità. «Il blocco dell’aeroporto di Fontanarossa dovuto alla cenere vulcanica – ha affermato Rotolo - è la conferma della necessità di una mobilità integrata efficiente per Catania e la Sicilia Orientale. Il recente incontro convocato dal sindaco Bianco ha accertato l’arretratezza del sistema di trasporti catanese e siciliano e la sua superabilità con un fronte comune tra istituzioni, soggetti interessati e forze sociali che resti unito e persegua obiettivi concreti. E’ un confronto che seguiremo con attenzione perché è fondamentale per lo sviluppo del territorio». 

Industria. «Dal confronto con l’amministrazione comunale di Catania è frutto anche il tavolo permanente locale sulla microelettronica. Con il pericolo scampato della cessione delle quote statali di StM, resta il nuovo metodo di lavoro che vede assieme gli attori interessati impegnati a sviluppare un progetto condiviso tra management locali delle aziende-sindacato e istituzioni e rendere competitivo il territorio».

Servizi sociali. «È il settore in cui il confronto, soprattutto con il Comune di Catania, ha prodotto risultati concreti specie per le famiglie e gli anziani. Asili nido, fondi Pac e tariffe sono stati e saranno i campi in cui ci siamo battuti e ci batteremo. Oltre ai risultati ottenuti, infatti, chiediamo un confronto con il comune di Catania nel 2014 sull’intero sistema dei servizi sociali. A tutte le amministrazioni chiediamo di cambiare rotta, di eliminare gli sprechi e di convogliare le risorse sull’abbattimento del carico della tassazione su famiglie e pensionati e sul lavoro produttivo. Già la mobilitazione pacifica dei sindacati ha prodotto un risultato importante: il fondo taglia tasse, inserito nella legge di Stabilità nazionale, con cui lavoratori e pensionati potranno avere più soldi in busta paga. Su tale strada dobbiamo continuare, ance a livello locale».

Sul confronto con la Regione è intervenuto Bernava che ha concluso i lavori del parlamentino della Cisl etnea, ricordando anche la manifestazione regionale per gli edili e i precari. «La legge di stabilità è insufficiente e manca di coraggio – ha detto – e chiediamo al governo e all’Ars di operare misure strutturali coraggiose per la riduzione delle sacche di sprechi, rendite, clientele, spesa improduttiva. C’è bisogno di una strategia, che al momento non si vede, che abbia tre fondamentali priorità: riequilibrio e ristrutturazione del debito, coesione sociale, sviluppo produttivo e delle imprese sane. Sui precari siamo contenti che la nostra proposta sia passata ma adesso deve cambiare tutto. Ora bisogna lavorare davvero a un piano che riduca sprechi e costi. La Regione e i Comuni, devono entrare in un meccanismo virtuoso. Non saranno più tollerabili le furbate che sono state compiute dal 2010 in poi. E la Cisl sarà lì a vigilare su tutte le amministrazioni. Anzi chiediamo che il governo della Regione obblighi gli enti locali al confronto con i sindacati. E ovviamente che acceleri nella predisposizione del piano di risparmi e della legge regionale che consentirà a tanti siciliani di non perdere il proprio posto di lavoro».

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