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Sciopero: 4 ore il 15 nov. - Sabato 23 la Cisl manifesta a Palermo

Sciopero: 4 ore il 15 nov. - Sabato 23 la Cisl manifesta a Palermo

14/11/2013 17:23

All'attivo provinciale, ribadita l'adesione allo sciopero del 15 novembre e la non partecipazione ai cortei.

Regione, previsti tagli al bilancio tra 450/600 milioni di euro su forestali, precari PA, formazione e trasporto pubblico.

Bernava: «Spostare e riorganizzare le risorse da sprechi e clientele a lavoro, politiche sociali e sgravi fiscali»

CATANIA, 12 novembre 2013 - «Il governo regionale si prepara a tagli di bilancio di oltre 450 milioni di euro. Ecco perché la Cisl aderisce alla mobilitazione nazionale del 15 ma manifesterà a Palermo il 23 novembre». L’annuncio lo dà Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl siciliana, in occasione dell’attivo della Cisl etnea di oggi al quale ha partecipato tutto il gruppo dirigente, i delegati, le Rsu, Rsa, Sas del sindacato.

«La settimana prossima – spiega Bernava – nella legge di stabilità regionale ci saranno tagli epocali sui settori forestale, formazione, precari degli enti locali e sul trasporto pubblico locale. Per tale motivo, la Cisl siciliana aderirà all’astensione di quattro ore sui posti di lavoro del 15 novembre, ma andrà a manifestare il 23 novembre a Palermo, perché lo sciopero nazionale deve avere in Sicilia una forte connotazione regionale. Vogliamo cioè sia colta l’opportunità di chiedere al governo regionale e agli enti locali di avviare scelte di razionalizzazione della spesa, di lotta agli sprechi per attenuare anche la tassazione locale che in Sicilia è ormai ai massimi livelli.

«Non manifesteremo quindi “contro” – precisa Bernava - ma “per”. Cioè per chiedere che, vista la grave situazione di emergenza economica e sociale e il ritardo di ripresa della crescita in Sicilia, tanto il Governo nazionale quanto il Governo, il Parlamento e gli enti locali siciliani concorrano ad affrontare l’Emergenza Sicilia con scelte di cambiamento più attente al sociale e allo sviluppo produttivo».

Per Bernava, «in Sicilia il confronto sociale con la Regione non è ancora partito, non esiste una seria programmazione pluriennale, abbiamo le più alte addizionali fiscali locali con i peggiori servizi alle comunità; oltre metà dei comuni rischia il dissesto economico e finanziario, il bilancio della Regione è al limite del default, lo stesso “decreto Monti” per avviare la spending review e la riorganizzazione amministrativa a livello locale non è stato neanche recepito».

«Si devono recuperare risorse – continua - eliminando vincoli e dipendenza da lobby speculative, rendite di posizioni e gruppi di interesse, clientele politico-affaristiche consolidate a ogni livello e spostarle per finanziare la riduzione delle tasse, l'implementazione delle politiche di sostegno sociale, gli investimenti per lo sviluppo, il consolidamento e valorizzazione del lavoro pubblico e la modernizzazione e l’efficacia dei servizi».

«La Cisl siciliana aveva chiesto a Cgil e Uil di tenere conto di tale situazione e, rispettando le indicazioni di merito del documento nazionale che richiama la responsabilità dei governi locali, concentrare la mobilitazione in Sicilia in una manifestazione regionale, purtroppo abbiamo registrato chiusura sulle proposte avanzate dalla Cisl sul merito e sul modo di manifestare in Sicilia».

Anche Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese, sottolinea la gravità della situazione locale «C’è bisogno – dice – della scelta di cambiamento che la Cisl ha indicato per recuperare ingenti risorse e ricollocarle a favore di lavoro, politiche sociali e minore tassazione locale, altrimenti in Sicilia sarà un massacro sociale. Proprio su tali temi, la Cisl ha caratterizzato la propria azione sindacale negli ultimi anni, incalzando anche le amministrazioni locali ad assumere scelte coraggiose e di responsabilità e in discontinuità con le pratiche clientelari e dispersive e valorizzare il confronto sociale per avviare nuove politiche di ristrutturazione, riordino e riqualificazione della spesa pubblica».

La Cisl dunque invita i lavoratori siciliani ad aderire allo sciopero nazionale con l’astensione di 4 ore sui posti di lavoro del 15 novembre, e a partecipare alla manifestazione regionale che si terrà sabato 23 novembre a Palermo.

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